Ex studenti del Palma rilanciano la loro scuola e il mondo dell’arte ….
Sei ex studenti dell’Istituto Statale D’Arte Palma di Massa (Paolo Ramagini, Massimiliano Della Bona, Barbara Iadicicco, Lucia Santini, Marco Lorieri e Adriano Francini) si sono ritrovati dopo oltre vent’anni sempre animati da quell’amore per l’arte che questa scuola aveva dato loro. Grazie ai social network hanno fondato un sorta di comitato di ex compagni, professori, presidi, bidelli che hanno vissuto assieme a loro quegli anni in cui la cultura artistica e il desiderio per le arti li permeava anche fisicamente. La scuola allora aveva programmi molto più pratici e alla manipolazione della materia stessa era lasciato ampio spazio; la pittura delle stoffe, l’intaglio del legno, l’arredamento anche di lusso, l’architettura e la scultura venivano sperimentate con le proprie mani, perché è così che un artista ha la possibilità di esprimersi appieno. Il tutto è partito solo come un gioco ma nel giro di poco tempo il comitato contava più di 490 contatti e hanno deciso allora di organizzare una rimpatriata che oltre ad essere un momento di scambio di emozioni, ricordi e foto del passato è diventata un’occasione per confrontarsi e progettare qualcosa per il futuro di questa scuola e di questa città e della provincia tutta che ai loro occhi sembra aver perso quella vivacità di cui è capace.
L’intenzione è quella di fondare prima dell’estate una nuova associazione culturale che avrà proprio il vecchio nome dell’istituto (che oggi è diventato liceo) e partendo dai nuovi studenti si prefigge il primo scopo di diffondere la voglia e l’interesse per l’arte, passando poi per tutta la città dove vuole spargere la moda per quella cultura artistica che porterà tutta la provincia a respirare la passione e il desiderio per la scultura, la pittura e l’architettura. L’ISA Spirito Artistico avrà lo scopo di rilanciare la nostra scuola verso un più pratico fine artistico e culturale grazie all’intervento degli addetti ai lavori presenti sul nostro territorio e coinvolgerà tutti gli studenti attuali e gli ex studenti e le loro famiglie perché si risvegli nelle coscienze delle nuove generazioni quell’amore che ha spinto le precedenti a lottare per ottenere più validi e solidi sbocchi nell’ambito lavorativo che la nostra provincia potrebbe e dovrebbe offrire. L’associazione vuole scuotere le menti di questi giovani artisti in erba perché combattano per il loro futuro, perché impediscano anche eventuali cambiamenti di sede della scuola stessa o addirittura perché a questo bellissimo edificio artistico non venga concessa altra destinazione se non quella di culla dell’arte e di artisti che hanno bisogno sempre di spazi dove poter lasciare libera la loro creatività. “La festa è stato un bellissimo momento di scambio fra vecchi e nuovi studenti, oltre ad essere stato il primo raduno studentesco in Italia” ci racconta Paolo Ramagini “ho visto i nostri figli parlare con i nostri professori, vecchi studenti confrontarsi con gli attuali studenti del Palma ed alcuni di essi che adesso sono loro stessi insegnanti confrontarsi con il corpo docente di allora e rammaricarsi per alcune perdite nel campo culturale ma entusiasmarsi, grazie a questo evento, per le potenzialità future a cui non possiamo rinunciare e che anzi dobbiamo sostenere con l’entusiasmo che ci caratterizzava quando studiavamo fra quelle mura.”“Il 15 maggio abbiamo parlato, grazie alla importante collaborazione con l’attuale Preside Gino Cappé, con i ragazzi delle classi quarte e quinte del Liceo Artistico di Massa e abbiamo detto loro che il gruppo dell’ISA è nato a seguito di un’inconscia richiesta d’aiuto da parte dei docenti, nella persona del prof. Antonio Leone e che questa situazione ha molto in comune con il libro “L’ultima Legione di Manfredi” dove l’ultimo Cesare fugge dai Barbari per raggiungere il valico di Adriano, dove avrebbero dovuto trovarsi i soldati dell’ultima legione che avrebbero salvato l’impero. Ma arrivati finalmente a destinazione non trovano dei soldati, ma solo uomini, contadini, artigiani, pastori e, rassegnati, si trincerano dentro le mura del valico aspettando la loro fine. Così restano fino a quando, improvvisamente appare l’ultima legione che aveva ripreso le armi mai abbandonate. Ecco, adesso noi assieme alle nuove generazioni dobbiamo riprendere la nostra arte e salvare la provincia dalle barbarie culturali che l’hanno invasa in questi ultimi anni. Noi, con la nostra associazione daremo la disponibilità a tutti quelli che avessero dimenticato di possedere tutta quella creatività e fantasia che li rendono artisti e volessero ritrovare la voglia di fare dentro di loro. La nostra scuola non è seconda a nessuna e anche se non forma dei matematici, dei manager o dei letterati, dà la possibilità a futuri artisti di poter sognare ancora.”
ISABELLA LARICCHIUTA